Maria Callas, nome d’arte di Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulou (greco: Άννα Μαρία Καικιλία Σοφία Καλογεροπούλου; New York, 2 dicembre 1923 – Parigi, 16 settembre 1977), è stata un soprano greco, in possesso della nazionalità statunitense e naturalizzata italiana fino al 1966, quando rinunciò ad entrambe per ottenere quella greca[1].
Nata a New York da genitori greci, Maria Callas studiò ad Atene dal 1939 al 1945, intraprendendo la carriera internazionale dai tardi anni quaranta agli anni sessanta.
Dotata di una voce particolare, che coniugava un timbro unico a volume, estensione e agilità notevoli, Callas contribuì alla riscoperta del repertorio italiano della prima metà dell’Ottocento (la cosiddetta «belcanto renaissance»), in particolare Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti, di cui seppe dare una lettura personale, in chiave tragica e drammatica, oltre che puramente lirico-elegiaca. Sempre a lei si deve la riscoperta della vocalità ottocentesca definita canto di bravura, ma con lei in un’epoca moderna che comprendeva anche il genere verista fu coniato da Teodoro Celli il termine di soprano drammatico d’agilità per la restaurazione della tecnica di canto di origine primo-ottocentesca applicata a tutti i repertori.
Tra i suoi cavalli di battaglia vi furono Bellini (Norma, Puritani, Sonnambula), Donizetti (Lucia di Lammermoor), Verdi (Traviata, Trovatore, Aida), Ponchielli (La Gioconda) e Puccini (Tosca, Turandot).
Si dedicò inoltre con successo alla riscoperta di titoli usciti di repertorio a causa della mancanza di interpreti sopranili adeguate, quali Armida e Il Turco in Italia di Rossini, Il pirata di Bellini, Anna Bolena di Donizetti, Alceste e Ifigenia in Tauride di Gluck, La Vestale di Gaspare Spontini e Macbeth di Verdi, sia pure senza quel rigore filologico per le partiture integrali o originali, ossia accettando i tagli e i molti adattamenti di tradizione imposti dai direttori dell’epoca.
Indissolubilmente legati al suo nome sono Norma di Vincenzo Bellini e Medea di Luigi Cherubini, ruoli di cui ha dato un’interpretazione magistrale, sia vocale che teatrale.
Le sue straordinarie doti di soprano e attrice, il successo, artistico e mediatico, il mito costruito attorno a lei, le sono valsi l’appellativo di Divina.
Maria Callas, Commendatore OMR (Greek: Μαρία Κάλλας; December 2, 1923 – September 16, 1977), was an American-born Greek soprano and one of the most renowned and influential opera singers of the 20th century. Critics praised her bel canto technique, wide-ranging voice and dramatic gifts. Her repertoire ranged from classical opera seria to the bel canto operas of Donizetti, Bellini and Rossini and further, to the works of Verdi and Puccini; and, in her early career, to the music dramas of Wagner. Her musical and dramatic talents led to her being hailed as La Divina.
Born in New York City and raised by an overbearing mother, she received her musical education in Greece and established her career in Italy. Forced to deal with the exigencies of wartime poverty and with myopia that left her nearly blind onstage, she endured struggles and scandal over the course of her career. She turned herself from a heavy woman into a svelte and glamorous one after a mid-career weight loss, which might have contributed to her vocal decline and the premature end of her career. The press exulted in publicizing Callas’s allegedly temperamental behavior, her supposed rivalry with Renata Tebaldi and her love affair with Aristotle Onassis. Although her dramatic life and personal tragedy have often overshadowed Callas the artist in the popular press, her artistic achievements were such that Leonard Bernstein called her “the Bible of opera” and her influence so enduring that, in 2006, Opera News wrote of her: “Nearly thirty years after her death, she’s still the definition of the diva as artist—and still one of classical music’s best-selling vocalists
