italy

#ArchivioCollezioneGarzia

Ricordare il passato, farlo vivere nel presente e consegnarlo al futuro.

L’ Archivio Collezione Garzia si compone di più di quattro milioni di immagini ( negativi, diapositive, stampe originali ) realizzate o acquisite tramite fotografi, agenzie, antiquari e donazioni, nel corso della sua vita professionale come fotografo, da Marco Garzia.

Nel 2012 l’archivio collezione è stato dichiarato di interesse storico particolare dal MiBac.

Una collezione di ricordi di cinema, moda, stile, cultura del Novecento che ci regala scatti celebri e sconosciuti, catalogati con pazienza e perizia, testimoni di momenti e incontri irripetibili.

Luchino Visconti, Romy Schneider e Alain Delon mentre cenano a Venezia nel 1962, uno sguardo tra l’intenza Monica Vitti e il profilo perfetto di Marcello Mastroianni, David Niven, Amedeo Nazzari e Alberto Sordi in una pausa sul set di “I due nemici” del 1961, Alberto Moravia davanti alla boutique parigina di Christian Dior nel 1961, ma anche Papa Giovanni Paolo II con le scarpe da ginnastica, o Fidel Castro e Che Guevara durante i festeggiamenti del Pimo Maggio nel 1961 ( i primi dopo la Rivoluzione).

Questi sono solo alcuni momenti che possiamo ritrovare nell’ Archivio, preziosa custodia di immagini vive che rivendicano con forza una cittadinanza nell’epoca dell’effimero e del consumo veloce e spesso poco consapevole.

da oggi potete donare tramite bonifico bancario specificando nella causale: sostengo con donazione l’ associazione culturale Romart per la cura, l’archiviazione e conservazione dell’ ArchivioCollezioneGarzia, via Eugenio Barsanti, 28 00146 Roma

Fai un versamento a: Associazione Culturale ROMART :
IBAN: IT 96 H 07601 03200 0010 2360 1287

http://www.facebook.com/Archiviocollezionegarzia

http://www.twitter/ArCoGarzia

esempio foto con passepartout

 

 

 

 

 

 

 

 

 

#VittorioGassman #AlbertoSordi #NinoManfredi

Vittorio Gassman , Alberto Sordi, Nino Manfredi e è subito “Crimen” commedia all’italiana del 1960 diretta da Mario Camerini

Cinque persone, tutte accomunate dal fatto di essere su un treno diretto a Montecarlo, si ritroveranno ad essere coinvolte nell’omicidio di un’anziana milionaria di origine olandese, ospite regolare della mondana località rivierasca.

Gli sposi Remo e Marina, parrucchieri, sono attratti dal miraggio della fortuna nel gioco d’azzardo, con la quale contano di avviare un’attività in proprio; il commendatore Alberto Franzetti, dopo un fallito tentativo di “disintossicarsi” dal demone del gioco, è di ritorno a Monaco dove lo aspetta la moglie; la coppia di borgatari Quirino e Giovanna è impegnata nel riportare un cane alla milionaria olandese per la lucrosa ricompensa.

I sei protagonisti, per differenti ragioni, vengono coinvolti nelle indagini sull’assassino della vecchia milionaria che aveva perduto il cane e, tutti diffidenti nei confronti delle forze dell’ordine, mettono in atto dei goffi tentativi di dimostrare la loro estraneità al fatto, finendo però solo col compromettere sempre più la loro posizione; ma grazie alle ricerche del commissario di polizia verranno prosciolti, mentre i veri colpevoli (che si erano ingegnosamente muniti di alibi) saranno smascherati.

Quando poi, nel viaggio di ritorno sempre sullo stesso treno, ci sarà un ennesimo delitto nei confronti di uno sconosciuto, i nostri protagonisti, forti dell’esperienza subita e convinti che bisogna sempre essere dalla parte della legge, si proporranno come testimoni dei fatti.

Il finale del film, come beffa, mostrerà il titolo di un giornale nel quale viene resa notizia che i sei testimoni nel fornire le loro versioni sono caduti in diverse contraddizioni per cui apparirà scritto ” chi di loro è il colpevole ? “

  • Vittorio Gassman, nato Gassmann (Struppa, 1º settembre 1922 – Roma, 29 giugno 2000), è stato un attore, regista, sceneggiatore e scrittore italiano, attivo in campo teatrale, cinematografico e televisivo.

Soprannominato “il Mattatore” (dall’omonimo spettacolo televisivo del 1959), è considerato uno dei migliori e più rappresentativi attori italiani, ricordato per l’assoluta professionalità (al limite del maniacale), per la versatilità e il magnetismo. Artista con profonde radici nel mondo del teatro più “impegnato”, fu fondatore e direttore del Teatro d’Arte Italiano.

La lunga carriera in Italia e all’estero comprende produzioni importanti, così come dozzine di divertissement che gli diedero una vasta popolarità. Con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni e Nino Manfredi fu uno dei “mostri” della commedia all’italiana.

  • Alberto Sordi (Roma, 15 giugno 1920 – Roma, 24 febbraio 2003) è stato un attore cinematografico, regista sceneggiatore, conduttore televisivo, compositore, cantante, e doppiatore italiano.

Importante interprete della storia del cinema italiano, con Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni fu uno dei “mostri” della commedia all’italiana, nonché, insieme ad Aldo Fabrizi e Anna Magnani, rappresentante della romanità. Si è cimentato anche in ruoli drammatici dove ha dato prova della sua versatilità di attore. Ha recitato in circa 160 film.

  • Nino Manfredi, all’anagrafe Saturnino Manfredi (Castro dei Volsci, 22 marzo1921 – Roma, 4 giugno2004), è stato un attore, regista, scrittore e cantanteitaliano.

Interprete versatile e incisivo, tra i più validi del cinema italiano, nel corso della sua lunga carriera ha alternato ruoli comici e drammatici con notevole efficacia, ottenendo numerosi riconoscimenti. Con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman fu uno dei “mostri” della commedia all’italiana.

12119110_782679671842538_8022225367380114182_n

 

#Totò #AntonioDeCurtis #FrancaFaldini

Antonio De Curtis in arte Totò ( Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi ) nobile nei natali, era di casa a Montecarlo. In questa foto lo vediamo nel principato, su invito di Ranieri di Monaco e della principessa Grace Kelly, che molto lo apprezza per la sua capacità comica/surreale, partecipare al GranGala del capodanno 1960, accompagnato dalla compagna Franca Faldini.

Prince Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, best known by his stage name Totò (Italian pronunciation: [toˈtɔ*]; 15 February 1898 – 15 April 1967) or as Antonio De Curtis, and nicknamed il Principe della risata (“the Prince of laughter”), was an Italian comedian, film and theatre actor, writer, singer and songwriter. He is widely considered one of the greatest Italian artists of the 20th century. While he first gained his popularity as a comic actor, his dramatic roles, his poetry, and his songs are all deemed to be outstanding; his style and a number of his recurring jokes and gestures have become universally known memes in Italy. Writer and philosopher Umberto Eco has thus commented on the importance of Totò in Italian culture:

Totò e Franca Faldini  guests of Ranieri di Monaco and p.ss Grace 12039366_777091142401391_8625006502329396381_n

#HenryMiller

Henry Valentine Miller (New York, 26 dicembre 1891 – Pacific Palisades, 7 giugno 1980) è stato uno scrittore, pittore, saggista e reporter di viaggio statunitense.

È ricordato soprattutto per la rottura con le forme letterarie del suo tempo e lo sviluppo di una sua personale tipologia di romanzo, che è un intreccio tra l’autobiografia, le strutture narrative del romanzo tradizionale, la riflessione filosofica, il saggio di critica sociale e le tecniche di scrittura automatica surrealiste. Le principali opere che seguono questa corrente sono:  (Tropico del Cancro), Black Spring (Primavera nera) e Tropic of Capricorn (Tropico del Capricorno).

Miller scrisse anche memorie di viaggio e saggi di critica letteraria e di analisi e pubblicò i suoi acquerelli.

 

Henry Valentine Miller (December 26, 1891 – June 7, 1980) was an American writer. He was known for breaking with existing literary forms, developing a new sort of semi-autobiographical novel that blended character study, social criticism, philosophical reflection, explicit language, sex, surrealist free association and mysticism. His most characteristic works of this kind are Tropic of Cancer (1934), Black Spring (1936), Tropic of Capricorn (1939) and The Rosy Crucifixion trilogy (1949–59), all of which are based on his experiences in New York and Paris, and all of which were banned in the United States until 1961. He also wrote travel memoirs and literary criticism, and painted watercolors.

 

Henry Valentine Miller (n. Nueva York, 26 de diciembre de 1891 – m. Los Ángeles, California, 7 de junio de 1980) fue un novelista estadounidense. Su obra se compone de novelas semiautobiográficas, en las que el tono crudo, sensual y sin tapujos suscitó una serie de controversias en el seno de un Estados Unidos puritano que Miller quiso estigmatizar denunciando la hipocresía moral de la sociedad norteamericana, criticando de paso el devenir de la existencia humana, desnudando su cinismo y múltiples contradicciones. Censurado por su estilo y contenido provocativo y rebelde en relación a la creación literaria de su época, sus obras influyeron notablemente en la llamada Generación Beat.

 

Henry Valentine Miller est un romancier et essayiste américain né le 26 décembre 1891 à New York et mort le 7 juin 1980 à Pacific Palisades (Californie).

Son œuvre est marquée par des romans largement autobiographiques, dont le ton conjugue à la fois désespoir et extase. Miller s’est lui-même qualifié de « Roc heureux » 1. Son œuvre a suscité une série de controverses dans une Amérique mécanique et pécuniaire contre laquelle Miller a lutté car, pour lui, le but premier de la vie est de vivre. Il fut largement édité et célébré en Europe, cependant il faudra attendre les années 1960 pour qu’il connaisse du succès dans son pays (surtout dans l’élite américaine francophile et éduquée).

Henry Miller a été durant sa jeunesse un grand admirateur de l’écrivain Knut Hamsun ainsi que de Blaise Cendrars, qui fut également son ami et un des premiers écrivains de renom à reconnaître son talent littéraire. Sur son lit de mort, Henry Miller dira que, s’il a tellement écrit sur sa vie, ce fut uniquement pour l’amour sincère des gens et non pour la gloire, la renommée, la célébrité

 

henry miller busta 4793 copia copia

#DizzyGillespie

John Birks “Dizzy” Gillespie (Cheraw, 21 ottobre 1917 – New York, 6 gennaio 1993) è stato un trombettista, pianista e compositore statunitense. Jazzista, fu anche cantante, percussionista e bandleader. Con Charlie Parker fu, negli anni quaranta, uno degli inventori e delle figure chiave del bebop e del jazz moderno.

dizzy gillespie b0823011 copia

 

 

#AnnaMagnani

Anna Magnani, di padre ignoto, era nata dalla diciottenne Marina, piccola sartina originaria di Fano, che si trasferì presto in Egitto lasciando la bambina alla propria madre. Da qui la leggenda, forse costruita da qualche press agentry, che fosse venuta al mondo in quella lontana terra africana. Voce smentita con forza da lei dopo che divenne regina incontrastata del neoralismo italiano. (cit. Teresa Viziano )

 

È considerata una delle maggiori interpreti femminili della storia. Attrice simbolo del cinema italiano, è altresì particolarmente conosciuta per essere stata, insieme ad Aldo Fabrizi e Alberto Sordi, una delle figure preminenti della romanità cinematografica del XX secolo

Eccola a Venezia per la mostra del cinema!

anna magnani venezia008 copia

#GilbertBécaud

Gilbert Bécaud, pseudonimo di François Gilbert Silly (Tolone, 24 ottobre 1927 – Parigi, 18 dicembre 2001), è stato un cantante e compositore francese. Fu soprannominato Monsieur 100.000 volt (Signor 100.000 volt) per la sua grande energia sulla scena e per le sue oltre 400 canzoni. Il suo successo più celebre Et maintenant è del 1961.

François Gilbert Léopold Silly, dit Gilbert Bécaud , né le 24 octobre 1927 à Toulon et mort le 18 décembre 2001 à Boulogne-Billancourt est un chanteur, compositeur, pianiste et acteur français.

Au cours de sa carrière, il se produit trente-trois fois sur la scène de l’Olympia, où il gagne son surnom de « Monsieur 100 000 volts » en raison de son sens du swing, à cause des passions qu’il soulevait dans son sillage et de ses fans qui, souvent, cassaient par enthousiasme les fauteuils. Il laisse l’image d’un homme électrique, toujours en mouvement. Sa cravate à pois, ses quelque quatre cents chansons et sa main sur l’oreille (pour être sûr de chanter juste)2sont d’autres images spécifiques qui ont marqué les esprits.

Gilbert Bécaud (French pronunciation: ​[ʒil.bɛːʁ be.ko], 24 October 1927 – 18 December 2001) was a French singer, composer, pianist and actor, known as “Monsieur 100.000 Volts”for his energetic performances. His best-known hits are “Nathalie” and “Et Maintenant”, a 1961 release that became an English language hit as “What Now My Love”. He remained a popular artist for nearly fifty years, identifiable in his dark blue suits, with a white shirt and “lucky tie”; blue with white polka dots. When asked to explain his gift he said, “A flower doesn’t understand botany.” His favourite venue was the Paris Olympia under the management of Bruno Coquatrix. He debuted there in 1954 and headlined in 1955, attracting 6,000 on his first night, three times the capacity. On November 13, 1997, Bécaud was present for the re-opening of the venue after its reconstruction.

gilbert becaud002 copia

https://youtu.be/p1H_dMrDUNo

#ColinHicks

Colin Hicks, una figura che ha avuto il suo momento di popolarità in Italia quando fu scritturato da Davide Matalon per la Broadway, etichetta che in quello stesso periodo aveva fatto uscire i dischi di una certa Baby Gate. A questo punto non si può fare a meno di spiegare chi è e come arriva da noi questo ragazzo dai grandi incisivi e dal ciuffettone biondo.
Colin nasce a Londra nel 1941; nel 1956 comincia a girare il mondo imbarcandosi su una nave mercantile come marinaio. L’anno dopo, a soli sedici anni esordisce come cantante e stupisce il pubblico esibendosi in un locale di Città del Capo in Sudafrica, proprio mentre suo fratello maggiore Thomas emerge in patria come cantante di rock’n’roll, con il nome di Tommy Steele.
Tornato a Londra, Colin viene messo sotto contratto dalla prestigiosa Pye Records, con la quale realizza nel 1957 tre 45 giri: Empty Arms Blues, La Dee Dah e Jambalaya. La casa discografica spera di fare il colpo come con Petula Clark e con Lonnie Donegan, ma il ragazzo non vende. Colpa del genere di musica troppo simile a quello di suo fratello? Fatto sta che il suo impresario gli consiglia di tentare la fortuna all’estero e gli procura alcune scritture in Italia dove, accompagnato dal suo gruppo “The Cabin Boys”, viene notato da Matalon che subito lo destina alla sua scuderia e nei primi mesi del 1958 gli pubblica un EP con quattro cover di pezzi che di lì a poco diventeranno dei classici del genere: Johnny B. Goode, Mean Woman Blues, Tutti Frutti e Whole Lotta Shakin’ Goin’ On.

Il personaggio decolla grazie a una fortunatissima esibizione, nel maggio del 1958, al Sistina di Roma come “spalla” dei Platters, che erano allora al massimo della popolarità. I giornali dell’epoca parlano dell’«Elvis Presley inglese», dello «stile sincopato» e della sua scatenata performance ai limiti dell’acrobatico, che il regista Blasetti vorrà riproporre nel film “Europa di notte”. Di qui parte una carriera tutta in discesa, con un rinnovo contrattuale di ben tre anni e con partecipazioni televisive e cinematografiche che gli danno una buona visibilità. Assieme a Mina e a Adriano Celentano compare nel cast di “Juke Box… Urli d’amore”, dove canta Giddy-Up-A-Ding-Dong e Hangin’ Around, contenute in uno dei due 45 giri che il Vampiro ci propone oggi. L’altro disco, inciso più o meno nello stesso periodo, contiene invece Rock And Roll Shoes e Oh Boy.Colin si stabilisce in Italia e si sposa; con i suoi Cabin Boys partecipa alla realizzazione di Capatosta Sweet, un 45 giri che Connie Francis proporrà al pubblico italiano nello show “Il signore delle ventuno” condotto da Ernesto Calindri. Continua l’uscita di 45 giri e di EP che pescano nello sterminato repertorio di pezzi rock, con qualche concessione anche alla lingua italiana (la sua versione di Impazzivo per te, ad esempio, uscirà su flexy come allegato alla rivista “Il Musichiere”). Nel 1961 scade il contratto con la Broadway e Colin torna a casa. Cercherà di rifare capolino in Italia due anni dopo, ma ad appena ventitré anni sembra essere già un po’ “lesso”. Lo accompagnano sempre i Cabin Boys ma, sperando che non se ne accorga nessuno, la formazione è completamente nuova: sono dei ragazzi che prima si facevano chiamare Shel Carson Combo e che non sono altro che i futuri Rokes.

da: http://cverdier.blogspot.it/2009/03/colin-hicks-giddy-up-ding-dong-1959-oh.html

Colin Hicks & The Cabin Boys were a British rock and roll band, led by Colin Hicks, the younger brother of singer Tommy Steele.

colin hicks b. 4611 005W colin hicks b. 4611 001W colin hicks b. 4611 004 copia copia

https://youtu.be/symKfOFUEIA

#MariaBellonci #premiostrega

Maria Villavecchia Bellonci (Roma, 30 novembre 1902 – Roma, 13 maggio 1986) è stata una scrittrice e traduttrice italiana, ideatrice insieme a Guido Alberti del Premio Strega.

Il suo esordio di scrittrice avvenne nel 1939 con la nota psicobiografia Lucrezia Borgia, edita in lingua italiana da Arnoldo Mondadori Editore ed in lingua inglese da Phoenix.

I suoi libri di argomento storico sono innanzitutto basati su una ricca e minuziosa ricerca storica, attraverso la consultazione dei documenti originali esistenti, a partire dai quali la Bellonci era abilissima nel ricostruire un ritratto vivido e credibile dei personaggi storici descritti. La sua opera acquistò così un preziosissimo valore divulgativo, portando al grande pubblico una versione umana e storicamente documentata, scevra delle numerose leggende accumulatesi nei secoli, di personaggi lontani nel tempo ma molto affascinanti, come i Borgia, gli Este, i Gonzaga, i Della Rovere, oppure Marco Polo, che fu anche oggetto di uno sceneggiato televisivo Rai curato da lei stessa.

Fu all’interno del suo salotto letterario, denominato gli “Amici della domenica”, che nacque il Premio Strega, la cui genesi fu rievocata dalla Bellonci in Come un racconto gli anni del premio Strega (1970). Nel 1979 ha ricevuto il Premio San Gerolamo. Nel 1986, anno della sua scomparsa, lei stessa vinse il Premio Strega con Rinascimento privato (Mondadori), biografia di Isabella d’Este, scritta in forma di romanzo autobiografico e che rappresenta il suo capolavoro.

Maria Villavecchia Bellonci (Rome, 30 November 1902 – 13 May 1986) was an Italian writer known especially for her biography of Lucrezia Borgia. She and Guido Alberti set up the Strega Prize in 1947.

 

Il Premio Strega è un premio letterario che viene assegnato annualmente all’autore o autrice di un libro pubblicato in Italia tra il 1º aprile dell’anno precedente ed il 31 marzo dell’anno in corso. Dal 1986 è organizzato e gestito dalla Fondazione Bellonci. È universalmente riconosciuto come il premio letterario più prestigioso d’Italia, oltre a godere di una consolidata fama in Europa e nel resto del mondo.

The Strega Prize (Premio Strega) is the most prestigious Italian literary award. It has been awarded annually since 1947 for the best work of prose fiction by an Italian author and first published between 1 May of the previous year and 30 April.

In 1944 Maria and Goffredo Bellonci started to host a literary salon at their home in Rome. These Sunday gatherings of writers, artists and intellectuals grew to include many of the most notable figures of Italian cultural life. The group became known as the Amici della Domenica, or ‘Sunday Friends’. In 1947 the Belloncis, together with Guido Alberti, owner of the firm which produces the Strega liqueur, decided to inaugurate a prize for fiction, the winner being chosen by the Sunday friends.

The activities of the Bellonci circle and the institution of the prize were seen as marking a tentative return to ‘normality’ in Italian cultural life: a feature of the reconstruction which followed the years of Fascism, war, occupation and liberation. The first winner of the Strega, elected by the Sunday Friends, was Ennio Flaiano, for his first and only novel Tempo di uccidere, which is set in Africa during the Second Italo-Abyssinian War. It has been translated into English as The Short Cut.

maria bellonci 8 premio strega

#ConnieFrancis

Connie Francis, all’anagrafe Concetta Rosa Maria Franconero (Newark, 12 dicembre 1938), è una cantante statunitense di origini italiane.

È conosciuta soprattutto per i suoi successi Quando quando quando, Who’s Sorry Now?, Where the Boys Are, Everybody’s Somebody’s Fool. Ma il grande lancio avvenne alcuni anni prima, nel 1959, con Stupid Cupid (incisa anche da Neil Sedaka, nello stesso periodo, ma Connie entrò prepotentemente nelle classifiche USA e salì fino al 14º posto, che in dischi venduti significa un paio di milioni), mentre i primi grandi successi in Italia sono rappresentati dalla sua versione di Chitarra Romana, di due anni più tardi, e sempre nel 1961, di Jealous of You, una versione in inglese de Il tango della gelosia. Per dare un’idea del successo di vendita italiano di quest’ultimo, basti pensare che ancora oggi a distanza di oltre 50 anni, è praticamente impossibile non imbattersi in almeno una copia di questo 45 giri ad ogni mercatino dell’antiquariato in piazza.

 

Connie Francis (born Concetta Rosa Maria Franconero, December 12, 1938) is an American pop singer of Italian heritage and the top-charting female vocalist of the late 1950s and early 1960s. Although her chart success waned in the second half of the 1960s, Francis remained a top concert draw. Despite several severe interruptions in her career, she is still active as a recording and performing artist.

http://en.wikipedia.org/wiki/Connie_Francis

 

connie francis b 5896 002