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Considerata una delle migliori cantanti italiane di tutti i tempi, è nota per le qualità della sua voce e per essere stata protagonista in numerosi spettacoli televisivi diffusi dalla Rai a partire dagli anni sessanta. Il suo strumento, dal timbro caldo e personalissimo, subito riconoscibile, è dotato di grande ampiezza, estensione, agilità, capace di coniugare la potenza vocale con la duttilità, ed è sostenuto da una tecnica saldissima; Mina si distingue anche per le doti interpretative e l’eclettismo, che l’hanno portata ad affrontare con successo generi musicali spesso lontani tra loro.
“Se non avessi la mia voce vorrei avere quella di una
giovane ragazza italiana di nome Mina”
Sarah Vaughan. 1968.
Mina è la più grande voce italiana di sempre. Ma non solo. Per gli italiani Mina è un’icona al pari di altri grandi “marchi”che parlano di qualità eccelsa nel mondo, quali Ferrari o Fellini. Nell’immaginario collettivo per gli italiani Mina è un patrimonio del quale andare orgogliosi.
Mina ha incarnato il modello del talento e della diva dello spettacolo sulle scene, in televisone e nei suoi dischi. Ha fatto la storia della televisione italiana negli anni ’60 e ’70 per poi decidere di non apparirvi più. Ha interpretato le canzoni di successo che hanno accompagnato la vita quotidiana degli italiani per 40 anni. Mina pubblica un lavoro discografico inedito ogni anno.
Oggi è forse l’unico caso al mondo di un artista che non si concede ai media (infatti non rilascia interviste e non fa né recitals né apparizioni pubbliche da più di 20 anni) rimanendo ugualmente al primo posto in classifica ogni volta che pubblica un nuovo disco.
Oltre a intensificare la sua attività discografica, negli ultimi anni Mina ha scritto su importanti testate, incarico in cui si è rivelata padrona di un pensiero importante: protagonista di seguitissimi editoriali dove il suo talento come artista e la sua acutezza e credibilità l’hanno portata ad essere autorevole come editorialista tanto quanto come cantante.
Con l’ironia che il suo “talento totale” le ha costantemente assicurato, Mina, già da molti anni prima che si parlasse di “look”, ha sempre giocato con la sua immagine, stravolgendola nelle copertine dei suoi dischi, che sono anche state oggetto di mostre nei musei italiani. Mina ha sempre precorso i tempi e amato confrontarsi con le nuove tecnologie. Nel 2001 ha aperto le porte del suo studio di registrazione attraverso internet, dando in streaming un filmato dove registrava live.
Le richieste di poter vedere Mina in questo documento filmato al server dell’operatore Wind telecomunicazioni s.p.a. sono state addirittura 50 milioni, facendo collassare l’intero sistema…
Mina è un’artista eclettica e versatile che ha interpretato musica di tutti i generi spaziando tra i diversi stili con assoluta proprietà di linguaggio.
“If I didn’t have my own voice, I’d like to have the voice of a young Italian girl named Mina”
Sarah Vaughan. 1968.
Mina is the greatest Italian singer of all times, but not only. For Italians, Mina is an icon equally as important as the biggest and best known names about which they boast as proof that Italy has the highest quality everything in the world, like Ferrari or Fellini. In the Italian collective imagination, Mina is a national treasure to be proud of and jealously guarded.
During the ‘60s and the ‘70s Mina embodied the very essence of the ultra-talented superstar on stage, in TV and in her records. She made television history and then suddenly, inexplicably decided to retire. She sang Italy’s greatest hits, which for over 40 years have been the leitmotiv of the everyday life of the Italian people. Nowadays Mina releases one record a year. She is perhaps the only artist in the world that does not offer herself up to the media – as a matter of fact, she does not grant interviews, has not appeared in concert or made any other public appearance for more than 20 years. Yet, all her new albums reach number one in the national hit parade.
In addition to her recordings, in recent years Mina has published as freelance journalist in important newspapers and magazines, revealing a penchant for deep, thought-provoking insight. Her successful columns have earned her a new, wide-flung reputation as a talented editorialist, demonstrating intelligence and adding wide journalistic credibility to her fame as singer.
Thanks to her capacity for “self-irony” that her unrivalled talent has always assured her, Mina has always laughed about, played and gambled with her imagine, varying it in a thousand ways in the media and even on her record sleeves, many of which have been placed on exhibit in Italian museums of art. Always ahead of her times, Mina remains on the cutting edge even in new technologies. In 2001 she opened the doors of her recording studios to the WWW by streaming an extended version of the videotaped session of her new album. The night the video went on-line, the server was overwhelmed with over 50,000 connection requests and the entire system crashed.
Mina is an eclectic, versatile artist completely at ease with a repertoire spanning all musical genres, all of which she has sung with masterful panache.
“Si no tuviera la voz que tengo quisiera tener la de una muchacha italiana que se llama Mina”
Sarah Vaughan. 1968.
Desde siempre, Mina es la voz italiana más importante. Pero no sólo eso. Para los italianos Mina representa un icono a la altura de otras grandes “marcas” que hablan de calidad excelsa en el mundo, como Ferrari o Fellini. Para los italianos, Mina es un patrimonio del que se sienten orgullosos.
Ha encarnado el modelo del talento y de la diva del espectáculo en escenarios, discos y televisión. Ha formado parte de la historia de la televisión italiana en los años ’60 y ’70 y fue su propia decisión no volver a aparecer en ella. Ha interpretado canciones de éxito que han acompañado la vida cotidiana de los italianos durante cuarenta años. Mina publica un trabajo discográfico inédito cada año.
Hoy es, quizá, el único caso en el mundo de un artista que sin concederse a los mass-media (de hecho, no concede entrevistas y no hace recitales ni apariciones públicas desde hace más de veinte años) consigue estar siempre en el primer puesto de la clasificación cada vez que saca un disco nuevo. Además de su actividad discográfica en los ultimos años, Mina ha escrito en importantes periódicos descubriéndose protagonista de editoriales con gran público lector; y su talento y credibilidad la revelaron, en estos años, dueña de un pensamiento libre e importante, tan importante como en su faceta musical.
Actualmente, Mina escribe en el semanal “Vanity Fair”. Un talento con mayúsculas y excepcionalmente rico de ironía el de Mina, que ya muchos años antes de que se hablara de “look”, siempre ha jugado con su imagen, cambiándola de arriba abajo en las portadas de sus discos, también objeto de muestras en algunos museos italianos. Siempre se ha adelantado a los tiempos y le ha encantado medirse con las nuevas tecnologías. En 2001 abrió las puertas de su estudio de grabación a internet, dando en streaming un video donde grababa en vivo. Las peticiones para poder ver a Mina en este documento filmado al server del operador Wind telecomunicazioni s.p.a, llegaron a los cincuenta millones e hicieron colapsando todo el sistema.
Mina es una artista ecléctica y versátil que ha interpretado todos los géneros de la música, alternando los diferentes estilos con absoluta propiedad de lenguaje.
Umberto Bindi (Bogliasco, 12 maggio 1932 – Roma, 23 maggio 2002) è stato un cantautore italiano.
Nato nel genovese il 12 maggio 1932, insieme a Bruno Lauzi, Gino Paoli, Fabrizio De André e Luigi Tenco è uno dei maggiori esponenti della cosiddetta scuola genovese dei cantautori, un nucleo di artisti che rinnovò profondamente la musica leggera italiana. Bindi in particolare è quello meglio preparato musicalmente, e la sua propensione per una melodia elegante e per arrangiamenti sontuosi lo avvicinano ai cantanti da musica classica. Le sue migliori composizioni hanno i testi di un concittadino, il paroliere Giorgio Calabrese.
Con lui dà vita ad Arrivederci (1959), alla toccante Il nostro concerto (1960), in cui mette a frutto i suoi studi in una magnifica introduzione strumentale lunga più di 70 secondi e che raggiunge la prima posizione in classifica per 10 settimane, alla splendida Vento di mare, piena del mare della Liguria, e a Non mi dire chi sei (Festival di Sanremo 1961). Con l’amico Gino Paoli scrive Il mio mondo, Un ricordo d’amore e L’amore è come un bimbo. Con Franco Califano e Nisa scrive La musica è finita (1967) per Ornella Vanoni, e quindi Per vivere (1968) per Iva Zanicchi.
Col tempo incontra sempre maggiori difficoltà nell’ambiente musicale, in parte per la scarsa richiesta di compositori dotati del suo tocco raffinato, ma soprattutto a causa della discriminazione dovuta alla sua omosessualità. Come raccontò egli stesso al Festival di Sanremo 1996 i suoi problemi cominciarono su quello stesso palco, nel 1961, quando i giornali parlarono non della bellissima melodia che aveva scritto ma dell’anello che portava al dito. Attiva la collaborazione con il paroliere Alberto Testa, tra le canzoni composte insieme Basta una volta e Riviera (1961).
UB premiato il 16 maggio 1961 con il disco d’oro
rivolgo una domanda ai frequentatori del blog:
chi è il gigante che si complimenta con Bindi per il disco d’oro appena vinto ?
Adriano Celentano (Milano, 6 gennaio 1938) è un cantautore, ballerino, showman, attore, regista, produttore discografico e montatore italiano.
È soprannominato il molleggiato per via del suo modo di ballare. In tutta la sua carriera Celentano ha venduto circa 150 milioni di dischi. Adriano Celentano è, assieme a Mina, l’artista italiano con le più alte vendite di dischi stimati.
Adriano Celentano (Italian pronunciation: [adriˈano tʃelenˈtano]; born 6 January 1938) is an Italian singer, composer, comedian, actor, film director and TV host. He is the best-selling male Italian singer.
Giorgio Gaber, nome d’arte di Giorgio Gaberscik (Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 1º gennaio 2003), è stato un cantautore, commediografo, regista teatrale e attore teatrale e cinematografico italiano, considerato uno degli artisti più importanti dello spettacolo e della musica italiana ed europea del secondo dopoguerra[1].
Affettuosamente chiamato “Il Signor G” dai suoi estimatori, è stato anche un chitarrista di valore, tra i primi interpreti del rock and roll italiano (tra il 1958 e il 1960).
Molto apprezzate sono state anche le sue performance come autore ed attore teatrale; è stato iniziatore, assieme al suo collaboratore Sandro Luporini, del “genere” del teatro canzone.
Tra le varie dediche, nel 2004, a Giorgio Gaber viene intitolato il rinnovato auditorium sotterraneo del Grattacielo Pirelli di Milano.
Per Gaber… io ci sono è il titolo del triplo cd evento uscito il 13 novembre 2012, a quasi dieci anni dalla morte del grande cantautore milanese, con cinquanta artisti che hanno reinterpretato i suoi brani.
E’ uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con due Targhe ed un Premio Tenco.
Giorgio Gaber (Italian pronunciation: [ˌdʒordʒo ˈɡaːber]), byname of Giorgio Gaberscik (25 January 1939 – 1 January 2003), was an Italian singer, composer, actor and playwright. He was also an accomplished guitar player and author of one of the first rock songs in Italian (“Ciao ti dirò”, 1958). Together with Sandro Luporini, he pioneered the musical genre known as teatro canzone (“song theatre”).
The new underground auditorium of the Pirelli Tower in Milan is dedicated to him.
Tony Renis, pseudonimo di Elio Cesari (Milano, 13 maggio 1938), è un cantautore, attore e produttore discografico italiano.
Tony Renis (born May 13, 1938), stage name of Elio Cesari, is an Italian singer, composer, songwriter, music producer and film actor.
Milva, nome d’arte di Maria Ilva Biolcati (Goro, 17 luglio 1939), è una cantante e attrice teatrale italiana.
È una delle più importanti personalità italiane del panorama musicale, teatrale e artistico a livello internazionale. Popolare in Italia e all’estero, ha trionfato sui palcoscenici di mezzo mondo, ottenendo particolari consensi, oltre che in Italia, soprattutto in Germania, dove tuttora partecipa spesso a spettacoli musicali sui principali canali televisivi.
Maria Ilva Biolcati (Italian pronunciation: [maˈriːa ilˈva bjolˈkaːti]; born July 17, 1939), known as Milva, is an Italian singer, stage, and film actress and television personality. She is also known as ‘La Rossa’, (Italian for ‘The Red’), due to the colour of her hair, and additionally as the ‘Panther of Goro’, which stems from the Italian press having nicknamed the three most popular Italian female singers of the 1960s, combining the names of animals and the singers’ birth places. Popular in Italy and abroad, she has triumphed on musical and theatrical stages the world over, and has received popular acclaim in her native Italy, and particularly in Germany where she has often participated in musical events and televised musical programmes. She has also released numerous successful albums in France, Japan, Korea, Greece, Spain and South America.
Milva (* 17. Juli 1939 in Goro, Italien; bürgerlich Maria Ilva Biolcati) ist eine italienische Sängerin und Schauspielerin.
Gino Latilla, nome d’arte di Gennaro Latilla (Bari, 7 novembre 1924 – Firenze, 11 settembre 2011), è stato un cantante italiano.
Numerosi i suoi successi, riscossi nelle varie edizioni del Festival di Sanremo, da Vecchio scarpone (1953, con Giorgio Consolini) al doppio trionfo del 1954 con Tutte le mamme (insieme a Giorgio Consolini) ed …E la barca tornò sola (con Franco Ricci), rispettivamente prima e terza classificata, dai duetti con la futura moglie Carla Boni – Casetta in Canadà (1957) e Timida serenata (1958) – a “Amare un’altra (con Nilla Pizzi) Io sono il vento (1959, con Arturo Testa) ed Il mare nel cassetto (1961, con Milva).
nome d’arte di FrancaNorsa (Milano, 31 luglio 1920), è un’attrice e sceneggiatrice italiana, di teatro e di cinema, nota per la sua lunga carriera di interprete caratterista in campo sia cinematografico sia teatrale.