Umberto Bindi (Bogliasco, 12 maggio 1932 – Roma, 23 maggio 2002) è stato un cantautore italiano.
Nato nel genovese il 12 maggio 1932, insieme a Bruno Lauzi, Gino Paoli, Fabrizio De André e Luigi Tenco è uno dei maggiori esponenti della cosiddetta scuola genovese dei cantautori, un nucleo di artisti che rinnovò profondamente la musica leggera italiana. Bindi in particolare è quello meglio preparato musicalmente, e la sua propensione per una melodia elegante e per arrangiamenti sontuosi lo avvicinano ai cantanti da musica classica. Le sue migliori composizioni hanno i testi di un concittadino, il paroliere Giorgio Calabrese.
Con lui dà vita ad Arrivederci (1959), alla toccante Il nostro concerto (1960), in cui mette a frutto i suoi studi in una magnifica introduzione strumentale lunga più di 70 secondi e che raggiunge la prima posizione in classifica per 10 settimane, alla splendida Vento di mare, piena del mare della Liguria, e a Non mi dire chi sei (Festival di Sanremo 1961). Con l’amico Gino Paoli scrive Il mio mondo, Un ricordo d’amore e L’amore è come un bimbo. Con Franco Califano e Nisa scrive La musica è finita (1967) per Ornella Vanoni, e quindi Per vivere (1968) per Iva Zanicchi.
Col tempo incontra sempre maggiori difficoltà nell’ambiente musicale, in parte per la scarsa richiesta di compositori dotati del suo tocco raffinato, ma soprattutto a causa della discriminazione dovuta alla sua omosessualità. Come raccontò egli stesso al Festival di Sanremo 1996 i suoi problemi cominciarono su quello stesso palco, nel 1961, quando i giornali parlarono non della bellissima melodia che aveva scritto ma dell’anello che portava al dito. Attiva la collaborazione con il paroliere Alberto Testa, tra le canzoni composte insieme Basta una volta e Riviera (1961).
UB premiato il 16 maggio 1961 con il disco d’oro
rivolgo una domanda ai frequentatori del blog:
chi è il gigante che si complimenta con Bindi per il disco d’oro appena vinto ?